Prendersi CuraEssere dipendenti dalla cura di un altro è un'esperienza normale nella vita di ciascuno di noi: si nasce bisognosi di cura e nel corso della vita può capitare, per periodi più o meno lunghi, per malattie più o meno gravi, di avere necessità che qualcuno si prenda cura di noi. Di questa considerazione si dovrebbe tener conto, per orientare le scelte personali e indirizzare le politiche a vantaggio della collettività.

Educare alla SaluteE' in corso sul territorio il progetto Più salute meno sanità organizzato dalla FNP-CISL e dall'associazione di volontariato ANTEAS, in collaborazione con la CISL Medici e con il patrocinio di alcuni Enti Locali. Il progetto è stato promosso dalla FNP perché il tema della sicurezza sociale dei cittadini di fronte ai rischi collegati alla vecchiaia, alle malattie, alla invalidità riguarda non solo le istituzioni, ma anche il sindacato, per le azioni che può mettere in campo sul piano della prevenzione.

“Caro Sindaco, ti scrivo”

Dialogo con gli AmministratoriVenerdì 16 gennaio 2015 i sindacati Spi Cgil, Fnp Cisl, Uil Pensionati, che operano a livello dei Distretti sanitari di Varese e di Azzate, hanno fatto il punto, in una conferenza sui risultati della contrattazione 2014 ed hanno illustrato l'iniziativa "Caro sindaco, ti scrivo" alla stampa locale.

Bilanci e ProspettiveAppare positivo il bilancio della contrattazione sociale del 2014. Specialmente se si considerano le difficoltà a confrontarsi con le Organizzazioni Sindacali, ai livelli istituzionali superiori. Va fatta una premessa: si è trattato di contrattazione-negoziazione o di semplice dialogo sociale tra amministrazioni comunali e sindacati?

Fare una famiglia oggiParlare di "famiglia" significa mettere a tema un argomento all'ordine del giorno nel dibattito culturale del nostro Paese. In molti oggi ne parlano e i punti di vista con cui se ne discute sono molteplici: si parla di diritto alla famiglia, delle famiglie arcobaleno, della crisi della famiglia tradizionale, del numero sempre crescente di famiglie che vivono sotto la soglia della povertà, della propensione delle famiglie italiane al risparmio, dei consumi delle famiglie, delle famiglie monoparentali, del divorzio breve, del diritto ad avere dei figli...

L'elenco è lungo e potrebbe continuare. Riflettendoci mi accorgo che ognuna di queste diverse angolature, con cui è possibile affrontare l'argomento, si fonda su una particolare "ideologia" che analizza e definisce la famiglia riducendola

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Come è cambiata la famigliaBasterebbe sfogliare un album di fotografie, oppure richiamare il ricordo delle nostre esperienze, o soltanto riferirci all’osservazione dei comportamenti sociali e delle abitudini correnti, per verificare quanto sia cambiata nel tempo la famiglia italiana. Ed è cambiata anche la considerazione del suo ruolo e del suo valore: da istituzione degna di riguardo e rispetto, perché garanzia di sopravvivenza della società stessa, viene sempre più percepita come un istituto in crisi per l’affermarsi di nuovi modelli familiari: single con figli, convivenza, coppie sposate due volte... che sostituiscono o convivono con la famiglia tradizionale.

Noi ci siamo con le nostre proposte

A ciascuno un compito

"Il mio primo pensiero va innanzitutto e soprattutto alle difficoltà e alle speranze dei nostri concittadini” con queste parole l'on. Sergio Mattarella, si è introdotto nella funzione di Presidente della Repubblica Italiana, succedendo a Giorgio Napolitano, al quale vanno i nostri sentiti ringraziamenti per quanto ha saputo fare per il bene dell'Italia.  Al neo Presidente, con le stesse parole di Papa Francesco, vogliamo esprimere l'auspicio che possa esercitare il suo alto compito specialmente al servizio dell'unità e della Concordia del Paese.

La Societa ha ancora bisogno della Famiglia?Questo interrogativo richiama l’analisi affrontata nell’ultimo libro di Roberto Volpi, statistico particolarmente efficace nel tradurre dati in lucide percezioni dei fenomeni attuali. Di fatto l’interrogativo di Volpi lancia una provocazione inerente al filo conduttore di queste pagine, declinate sul legame vitale fra le generazioni e ci stimola, quindi, a una verifica sul tema della famiglia che oggi rischia di perdere il ruolo centrale e vitale nell’edificazione sociale.

Oggi viviamo in un mondo che sta diventando
sempre più “piccolo” e dove, quindi,
sembrerebbe essere facile
farsi prossimi gli uni agli altri.
Tuttavia all’interno dell’umanità
permangono divisioni, a volte molto marcate.

In questo mondo, i media
possono aiutare a farci sentire
più prossimi gli uni agli altri;
a farci percepire
un rinnovato senso di unità
della famiglia umana
che spinge alla solidarietà
e all’impegno serio per una vita più dignitosa.

Abbiamo bisogno di comporre le differenze
attraverso forme di dialogo
che ci permettano di crescere
nella comprensione e nel rispetto.

Papa Francesco

da “La comunicazione al servizio di un’autentica cultura dell’incontro”
48a Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali

Buon Natale 2014
Giotto, particolare della Natività di Gesù
Cappella degli Scrovegni

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