Nutrire il PianetaGli “effetti speciali” non mancano.
Non manca la varietà di allestimenti, proposte e messaggi, imponenti già al primo impatto: su un’area di oltre un milione di metri quadrati la geografia è disegnata lungo due grandi viali sui quali si affacciano 80 padiglioni, piazze, aree che brulicano di gente, eventi e curiosità.

A tema in questo numero, come avrete capito, domina EXPO 2015 che, oltre il fascino di realizzazioni spettacolari, delinea questioni di grande rilievo e più che mai inerenti alla nostra realtà associativa, impegnata a promuovere un mondo più giusto, una solidarietà più concreta. Si tratta di questioni universali”, secondo l’intento dell’esposizione che vede partecipi e protagonisti 142 Paesi del mondo.

“Nutrire il pianeta, energia per la vita”, titolo dell’evento allestito a Milano fino al 31 ottobre, rappresenta in effetti un’ambizione densa di suggestioni, ma anche di analisi e prospettive che popoli e paesi dei diversi continenti hanno interpretato utilizzando ogni ambito del sapere.

Nutrire il Pianeta
A ciascuno la responsabilità di migliorare
spazi di vita per le future generazioni.
Il futuro è da oggi.

Un aspetto concreto e universale, come la necessità di cibo e nutrimento, viene così declinato intrecciando storie e tradizioni antiche con le più avanzate tecnologie: dai segreti della coltivazione e dell’utilizzo delle risorse, alle ricette per conservare integrità dei cibi e dei sapori fino alle frontiere più impegnative della sostenibilità ambientale e della fame nel mondo.

Equità, energia rinnovabile, salute, lotta allo spreco... sono tutte dimensioni che si rintracciano e si collegano con l’urgenza di nuove logiche dell’organizzazione della produzione e dei mercati, dell’economia, delle politiche e delle relazioni fra le nazioni.

“Occasione propizia per globalizzare la solidarietà”: Papa Francesco ha definito così l’ EXPO raccomandando ai visitatori che ne attraversano i “meravigliosi padiglioni” di non perdere mai di vista, “i volti di milioni di persone che oggi hanno fame”. Un’ottica certamente non estranea alla kermesse che mette in vetrina il mondo con i suoi abissali divari e le sue aspirazioni umanitarie.

Il padiglione Zero, introduttivo al percorso dell’Esposizione, esemplifica attraverso varie sequenze di storie diverse come sostegno e risorse favoriscono il decollo di economie locali e il riscatto da povertà e degrado.

E sottolineano il valore di una solidarietà autentica e concreta, tesa a valorizzare il protagonismo dei popoli con le loro risorse in una prospettiva di sviluppo.