Nuova Dimensione TerritorialeInnumerevoli immagini, sentimenti e percezioni affiorano quando parliamo di "territorio". Sassi, alberi, specchi d'acqua, pianure o montagne scorrono nella mente. E si collegano con altre dimensioni che evocano, ad esempio, le condizioni climatiche, le temperature, le piogge più o meno abbondanti e altro ancora, fino ai fiumi da arginare o alle strade da asfaltare dopo il gelo invernale.

Senza trascurare, nella molteplicità di fattori, un aspetto essenziale, vale a dire l'idea di un'aggregazione sociale che interagisce, lavora, produce, si organizza, ottimizza risorse, affronta emergenze. E si impegna a esprimere un assetto amministrativo e politico, a garantire un'organicità della vita sociale, a custodire e rivitalizzare tradizioni, valori, diritti, espressioni d'arte e cultura sedimentati in una storia comune.

La complessità di elementi ambientali, antropologici, giuridici, sociologici che configurano i nostri contesti incrocia oggi l'inedita svolta introdotta da velocissime trasformazioni, a partire dalla rivoluzione digitale che ha abbreviato le distanze sovvertendo il rapporto fra spazio e tempo e rivoluzionando abitudini consolidate. Una mutazione tutta da metabolizzare, per di più in una fase di crisi economica che costringe a ridisegnare prospettive e stili di vita incidendo sulla fisionomia di un territorio e sulla sua organizzazione sociale.

Basti pensare al paradosso di certi fenomeni: mentre molti giovani "cervelli in fuga" abbandonano il territorio attratti da realtà che in altri paesi, europei o meno, valorizzano al meglio i loro talenti e le competenze, un flusso consistente di giovani immigrati vi approda affidando allo stesso territorio un compito di accoglienza e di integrazione decisivo per il futuro delle società che si andranno componendo.

E proprio in un periodo di tagli della spesa e ridimensionamenti del welfare con ricadute significative sulle entità territoriali in prima linea nell'affronto del cambiamento, la nostra società è segnata dall'invecchiamento della popolazione, quindi da una crescente domanda di servizi socio sanitari da calibrare innanzi tutto sull'esigenza di cura delle persone più fragili e prive di supporti.

Si apre, quindi, una sfida decisiva, una sfida che sollecita un impegno capillare, concreto, più che mai radicato nel territorio.

Nuova Dimensione TerritorialeIl titolo del quadro richiama le domande infantili: Come fanno le nuvole a volare sulle nostre teste, ad essere leggere e senza peso? Le terrà una corda? Guardare le nuvole e chiedersi perché siano là vuol dire, secondo l'autore, guardare il mondo senza subirlo, porsi verso le cose non solo con la volontà di capirle, ma anche di farne parte attivamente.
René Magritte "La corde sensible"