Fisco e PrevidenzaÈ stata presentata a fine Ottobre ed è ora all’esame del Parlamento la Legge di Stabilità (ex legge Finanziaria) per l’anno 2016. Diverse sono le novità in materia di Fisco e Previdenza.
Riportiamo quelle principali, che interessano dipendenti e pensionati, con l’avvertenza che, essendo ancora in corso la discussione per la conversione in legge, le sorprese potrebbero non mancare...

FISCO

  • Eliminazione della TASI sulle abitazioni principali ad esclusione di quelle di lusso (classificate in categoria A1, A8 e A9), sia per il proprietario che per l’affittuario.
  • Ritorna l’esenzione dall’IMU per i terreni agricoli nei Comuni dove era già prevista fino alla modifica introdotta nel 2014 e 2015.
  • Le detrazioni fiscali Irpef del 50% per ristrutturazioni edilizie, del 65% per il risparmio energetico e del 50% per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici per l’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione, sono prorogate anche per il 2016 e alle stesse condizioni già in vigore nel 2015.
  • È introdotta una nuova detrazione chiamata “bonus mobili per le giovani coppie” (nuclei familiari composti da almeno 3 anni – uno dei componenti con età inferiore a 35 anni – acquirenti di unità immobiliare da adibire ad abitazione principale) pari a 8.000,00 in 10 rate annuali (tale cifra è stata portata a 16.000,00 euro dopo la discussione in Senato). L’agevolazione spetta per la spesa dei mobili per l’arredo dell’abitazione principale acquistata.
  • Per la detrazione delle spese di istruzione in Università non statali (attualmente prevista in misura non superiore a quanto si paga negli istituti statali) verrà emanato annualmente un apposito Decreto Ministeriale che individuerà, per ciascuna Facoltà, il limite di spesa detraibile.
  • Le spese funebri saranno detraibili nel limite di 1.550,00 euro l’anno per evento, non richiedendo più il vincolo di parentela tra il soggetto che sostiene la spesa e il deceduto.
  • Sono “allargati”, rispetto agli attuali, i controlli preventivi da parte dell’Agenzia delle Entrate nel caso di rimborsi Irpef derivanti da modello 730 di importo superiore a 4.000, euro.
  • Viene ripristinata la detassazione dei premi di produttività aziendali nel limite di 2.000,00 euro per i lavoratori dipendenti del settore privato che nel 2015 hanno percepito redditi non superiori a 50.000,00 euro. La detassazione è introdotta anche se i premi sono fruiti sotto forma di prestazioni o servizi di welfare contrattuale.
  • Aumento della “no tax area” per i pensionati (a partire dal 2017) – per quelli di età inferiore a 75 anni sale da 7.500,00 a 7.750,00 euro e per chi ha più di 75 anni, da 7.750,00 a 8.000,00 euro.

PREVIDENZA

  • “Lavoratori esodati”: è stabilita una ulteriore salvaguardia per 26.300 lavoratori cosiddetti “esodati” (con questo siamo al settimo provvedimento in materia) e la relativa domanda dovrà essere presentata dagli interessati entro il 29 febbraio 2016.
  • Accesso alla pensione tramite l’opzionedonna: dopo anni viene finalmente chiarito che la possibilità di usufruirne è estesa alle lavoratrici che maturano entro il 31/12/2015, oltre a 35 anni di contributi, l’età di 57 anni e 3 mesi in caso di posizione assicurativa interamente collocata nei lavoratori dipendenti e 58 anni e 3 mesi in caso di contribuzione mista (dipendenti e autonomi), anche se la decorrenza sarà successiva a tale data.
  • Pensione e part-time: ai lavoratori del settore privato che maturano i requisiti per il diritto alla pensione di vecchiaia entro il 31/12/2018, sono richiesti almeno 20 anni di contributi e un accordo con il datore di lavoro per la trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno in part-time con impegno orario tra il 40% e 60%, ricevono in compensazione somme esenti da ogni trattenuta sia fiscale che contributiva e senza penalizzazioni sulla futura pensione. Si tratta di una misura che ha lo scopo di favorire la riduzione del tempo pieno di lavoro negli ultimi tre anni prima della pensione e il possibile inserimento di giovani nuovi assunti.

 

ULTIM’ORA: RIVALUTAZIONE PENSIONI ANNO 2016
Il decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 19/11/2015 ha stabilito che:
Per l’anno 2015 la percentuale di perequazione definitiva delle pensioni è determinata in misura pari allo 0,2% (quindi dovrà essere restituito a gennaio 2016 lo 0,1% in quanto l’aumento erogato in via provvisoria nel 2015 è stato dello 0,3%).
Per l’anno 2016 la percentuale di variazione è pari allo 0,0% e quindi non ci sarà nessun aumento (salvo quello già deciso dalla legge nel Luglio 2015 per le pensioni interessate al blocco degli adeguamenti negli anni 2012 e 2013).