Interpretare il cambiamento

Il secondo semestre del 2015 ha visto la CISL e la FNP impegnate nella celebrazione delle Assemblee programmatiche e Organizzative: un appuntamento obbligato nella Federazione dei Pensionati che inserisce, a metà dei quattro anni del mandato congressuale, un momento specifico per verificare il funzionamento della struttura organizzativa.

Le diverse Assemblee, a partire da quella territoriale per arrivare a quella nazionale, sono state così un'occasione per valutare  l'efficacia e l'efficienza dell'organizzazione e per comprendere se il sindacato è in grado di interpretare il proprio ruolo di rappresentanza, tutelando gli associati, intercettando i nuovi bisogni presenti nella società e facendosi carico delle aspettative dei cittadini e degli anziani in particolare.

Il compito che si sono date le Assemblee Programmatiche e Organizzative è fondamentale per rendere più vicina alle persone e alle nostre comunità la nostra attività, per "correggere storture" e adeguare comportamenti e strumenti a questo nostro tempo, scosso da crisi profonde e caratterizzato da cambiamenti epocali.

La FNP dei Laghi ha preso con serietà questo appuntamento, ricercando il coinvolgimento di tutta la Federazione nella discussione dei temi più importanti contenuti sia nei documenti della CISL che della nostra Federazione nazionale.

La constatazione delle tante difficoltà e delle problematiche che il sindacato deve affrontare determina la necessità di una forte spinta al cambiamento. E in questa direzione ci stiamo impegnando; solo il futuro potrà confermare se siamo riusciti a realizzare gli obiettivi che ci siamo dati, ma molto dipenderà dalla coerenza con cui sapremo dare attuazione al nostro progetto politico.

I documenti approvati nell'Assemblea Programmatica e Organizzativa territoriale che si è tenuta il 25 settembre a Solbiate Olona, sono la nostra bussola di riferimento e contengono il nostro programma di lavoro. Affrontano i temi del sociale, gli aspetti organizzativi ed economici, le scelte che abbiamo fatto rispetto alla formazione e all'informazione, lo sviluppo che vogliamo dare alle azioni di volontariato sul territorio con ANTEAS.

Il nostro sistema di welfare necessita oggi di una profonda riforma, ma per tutelare la salute, salvaguardare il diritto all'assistenza e proteggere le persone più fragili occorre conoscere problemi e risorse presenti sul territorio, in questa prospettiva la nostra Federazione si sente impegnata a sviluppare, insieme alla CISL, la contrattazione con i Comuni e le strutture socio – sanitarie a difesa dei nostri iscritti e dei cittadini più in generale.

Interpretare il cambiamento

A due anni dalla riforma organizzativa era necessaria una prima valutazione sugli effetti prodotti con gli accorpamenti delle Unioni e delle Federazioni di categoria. Al centro di tutto il processo è emersa con forza la scelta del territorio come paradigma fondamentale delle politiche sindacali future.

Il decentramento affida un ruolo centrale alle nostre strutture di Rappresentanza Locale Sindacale (RLS), alle quali, oltre al ruolo, vanno assegnate anche risorse umane e finanziarie affinché possano svolgere al meglio il loro compito.

Abbiamo ribadito la necessità che il sindacato tutto operi con trasparenza e correttezza nella gestione delle risorse; scelte affermate con forza dalla nostra Federazione. Le risorse finanziarie, che i nostri associati ci affidano, sono un bene prezioso e deve servire per difendere gli interessi e realizzare le politiche di tutela che l'organizzazione si propone. Abbiamo affrontato questo tema con molta cura proprio perché gestiamo il contributo associativo di migliaia di pensionati che hanno sulla pelle le ferite di questi ultimi anni di crisi e di difficoltà. Onestà, sobrietà, oculatezza e rispetto delle regole di democrazia e partecipazione, sono i criteri e concetti ribaditi in più passaggi nelle decisioni assunte nell'Assemblea Programmatica e Organizzativa della FNP CISL dei Laghi.

Abbiamo sottolineato l'importanza, anche per la categoria dei pensionati, della formazione e dello sviluppo dell'informazione. Per queste ragioni abbiamo confermato la pubblicazione della rivista "GenerAzioni Solidali" edita da ANTEAS e l'avvio del sito della nostra federazione dei Laghi, inoltre abbiamo impostato un programma di iniziative formative per dare ai quadri e ai militanti della FNP e di ANTEAS conoscenze e competenze di carattere tecnico e politico-sindacali il più possibile adeguate al lavoro svolto a servizio dei nostri associati.

La FNP dei Laghi, insieme alle ANTEAS del territorio, è impegnata a realizzare quanto deciso nel tempo che ci separa dal prossimo Congresso territoriale. Questi mesi, dedicati ai problemi della organizzazione e ai progetti di cambiamento e di riforma del nostro modo di fare sindacato, sono stati importanti e utili per il futuro. Siamo partiti dalle ragioni e dai valori che stanno alla base delle nostre origini e abbiamo spesso richiamato gli insegnamenti dei padri fondatori della CISL (Romani, Pastore, ...) e nelle nostre origini abbiamo cercato le motivazioni per andare oltre nella sfida che ci assegnano i problemi del nostro tempo, per un sindacato rinnovato e adeguato ai bisogni del XXI secolo.

"D'altra parte, il futuro può costituire l'orizzonte dei problemi solo se il passato è la terraferma sulla quale restano saldamente appoggiati i piedi... Quando ci si affida a null'altro che alle onde inevitabile finire alla deriva". [Pierre Carniti]

Mentre questo numero di "GenerAzioni Solidali" sta per andare in stampa, i giornali, la radio e la televisione, ci rappresentano un mondo percorso da venti di guerra. Il terrorismo di matrice islamica con gli attentati di Parigi del 13 Novembre, con l'aereo russo esploso sopra il Sinai, con gli attentati nel Mali, in Tunisia, in Libia, ... ha scaricato sull'occidente e in molti paesi asiatici o africani, azioni di distruzione e un mare di dolore e paure. Si resta costernati davanti a tanti giovani, accecati di furia assassina, che usano a pretesto una fede.

Vogliono seminare paura e imbrigliare le nostre vite nella insicurezza, ma sono soltanto dei criminali, invasati da un radicalismo religioso; proprio per questo va fermato e contrastato il loro odio nei confronti dell'occidente cristiano e dello stesso mondo islamico moderato.

Interpretare il cambiamento

I cieli sopra la Siria sono percorsi da aerei di guerra, perché è ormai ampia la volontà e il numero di nazioni che si sono orientate per la lotta all'Isis e alle principali fonti di sostegno e promozione del terrore. Non sempre tuttavia sono chiari e condivisi gli obiettivi e le strategie.

Forte è il rischio che si alimentino scontri tra Stati con esiti difficili e pesanti nella loro evoluzione. Serve molta cautela, serve una direzione ONU più marcata, serve la definizioni di obiettivi più precisi che contemplino non solo la fase bellica e distruttiva, ma anche e soprattutto i punti di caduta finali. Evitare casi come la Libia è importante, altrimenti anziché risolvere i problemi rischiamo di complicare ulteriormente il futuro.

Per quanto ci riguarda, qui, nel nostro piccolo, oltre che esprimere solidarietà ai Paesi colpiti (Francia, Mali, Tunisia, la stessa Russia...), dobbiamo promuovere azioni che possano contenere la paura e aiutare chi si prefigge di rendere più sicure le nostre città e le nostre case, evitando guerre di religione e la tentazione di ridurre il tutto a uno scontro tra civiltà.

Interpretare il cambiamento

Dobbiamo far crescere il numero delle iniziative che ci aiutino a conoscere e capire meglio gli altri; dobbiamo favorire l'incontro, il dialogo, la convivenza civile con chi ha cultura e fede diversa dalla nostra. E in questa prospettiva dobbiamo agire noi, ma anche le comunità d'immigrati di fede islamica che risiedono nel nostro Paese. Il silenzio e l'indifferenza in queste situazioni rischia di diventare complicità con il terrore.

Il livello di guardia su questi temi resta alto e non può essere altrimenti. Se è importante non farci vincere dalla paura, ancora più importante diventa preservare la nostra cultura e il nostro modo di vivere, custodire la democrazia e libertà.