Contrattare per Tutelare

La crisi in cui si trova il nostro Paese è ben lungi dall’essere superata. Al di là dei problemi di equilibrio di bilancio (rapporto deficit/PIL, l’enorme debito pubblico da abbattere, ecc.) ci sono i più gravi problemi legati alla difficoltà di ripresa della produzione e dell’occupazione. I dati sulla mancata o troppo lenta  crescita e, soprattutto, i numeri relativi alla disoccupazione in generale e dei giovani in particolare sono da brivido. Come pure i numeri di cassa integrazione e mobilità.

Per quanto riguarda poi i pensionati - pur nella considerazione che ci sono pensionati d’oro e pensionati di bronzo o di rame, cioè in seria diffi coltà di sopravvivenza - le condizioni economiche e sociali non sono certo migliorate negli ultimi anni. E a causa anche del blocco ad intermittenza del recupero inflattivo operato dai governi che hanno preceduto l’attuale, il potere d’acquisto di gran parte dei molti milioni di pensionati italiani negli ultimi anni è peggiorata. Soprattutto per i pensionati a reddito basso, a causa dell’aumento delle tasse locali, dei tagli ai servizi sociali alla sanità, dei costi degli affitti, le condizioni di vita sono diventate precarie.

I sindacati dei pensionati

In questo contesto che può fare il sindacato pensionati, anzi che cosa possono fare i sindacati dei pensionati SPI-CGIL, FNP-CISL, UILPUIL? Innanzitutto segnaliamo che in una fase in cui sono tornati diffi cili i rapporti tra le confederazioni, SPI, FNP e UILP hanno mantenuto una positiva unità d’azione, testimoniata ad esempio dalla giornata di mobilitazione del 5 novembre in tutta Italia - a Milano per le regioni del Nord - allo scopo di rilanciare la piattaforma unitaria. Piattaforma che, oltre agli obiettivi confederali generali - sviluppo e occupazione - riprende i temi del welfare, della non autosuffi cienza, della lotta agli sprechi, della riduzione delle tasse ai pensionati che, non essendo figli di un dio minore, necessitano anche loro degli 80 euro concessi in detrazione a una parte dei lavoratori attivi.

La contrattazione

Contrattare per TutelareSe pensiamo che parte dei tagli, spesso lineari, operati dagli ultimi governi, si è scaricata sugli enti locali, diventa fondamentale per il sindacato pensionati incontrare sindaci e assessori comunali per cercare di impedire che, a loro volta, le amministrazioni si rifacciano a danno dei cittadini, riducendo o sopprimendo servizi alla persona (mensa, trasporti, diritto allo studio, servizio di assistenza domiciliare, ecc.) o aumentando in maniera sconsiderata le tasse locali. Nei fatti, considerando i dati degli anni della crisi, dal 2008 ad oggi, limitandoci alla regione Lombardia, spesso i servizi sociali si sono salvati, dandoli in appalto a cooperative non sempre qualitativamente all’altezza. In ogni caso le imposte (addizionali, IMU, TASI e TARI) e le tasse (partecipazione dei cittadini al costo dei servizi erogati) sono aumentate nettamente. Il compito, pertanto, che ci siamo assunti come sindacati pensionati, è stato quello di negoziare con gli amministratori locali la difesa dei servizi sociali e un’imposizione tributaria equa, distribuendo sempre in maniera giusta la partecipazione ai costi dei servizi stessi, secondo cioè le possibilità economiche delle famiglie o delle persone. Abbiamo raggiunto l’obiettivo nell’anno del Signore 2014?

Il punto sulle trattative concluse o in corso

Partiamo dai numeri. A tutto ottobre 2014 nel territorio FNP dei Laghi si è realizzata una quarantina di verbali di accordo e altrettanti verbali sono in attesa per essere defi niti o firmati. Nonostante le diffi coltà intervenute nel corso dell’anno, come ad esempio i rinnovi di parecchie Amministrazioni Comunali, si può affermare che i risultati sono positivi, per quanto riguarda gli accordi sottoscritti. Quasi tutte le Amministrazioni hanno confermato gli interventi sociali rispetto all’anno precedente. Sulla determinazione dei tributi, in particolar modo sulla TASI, la discussione è stata spesso faticosa, ma non senza risultati.

Con il Comune di Varese, ad esempio, siamo riusciti a correggere l’impostazione originaria dell’assessore al Bilancio che prevedeva una TASI quasi al massimo, senza detrazioni, ottenendo invece detrazioni in quota fi ssa per tutte le prime case ed in quota variabile in base al numero dei figli. Ed il risultato è tanto più apprezzabile considerando che a Varese, come in altre città capoluogo, la rendita o il valore catastale degli immobili è di gran lunga più alto che nei paesi piccoli o di media grandezza. Ricordiamo peraltro che con il Comune di Varese non si è riusciti a sottoscrivere un vero e proprio verbale di accordo. Contrattare per TutelareNel 2015, se - come sembra - i trasferimenti da parte dello Stato ai Comuni saranno ancora in calo, certamente la contrattazione territoriale sarà più faticosa e noi dovremmo essere più vigili, più determinati e più preparati. Non possiamo dimenticare però, rimanendo all’anno in corso, che - a fronte degli accordi fi rmati - alcune RLS (Rappresentanze Locali SIndacali) hanno effettuato incontri solamente interlocutori ed altre RLS addirittura pochi o pochissimi incontri (ma speriamo di recuperare nel 2015). A questo proposito dovremo cercare di capire, laddove non si è svolto alcun incontro, dove hanno mancato le nostre organizzazioni territoriali e dove invece vi è stato un rifi uto secco e a priori delle Amministrazioni Comunali.

Un’altra osservazione e riflessione andrebbe fatta anche con le Confederazioni, poiché, almeno al momento in cui scriviamo, non sono ancora avvenuti incontri con diversi comuni capofi la distrettuali, sia in provincia di Como che di Varese e l’iniziativa per tali incontri statutariamente è di competenza di CGIL, CISL, UIL. Come si vede, per concludere, non si tratta né di nascondere i risultati positivi finora conseguiti, né di fingere che non esistano problematicità legate alle nostre debolezze ed alla volontà di alcune Amministrazioni di negare il dialogo sociale con i sindacati. Rimbocchiamoci le maniche e prepariamoci alla nuova stagione, augurandoci sia una stagione di confronto e di dialogo tra coloro cui dovrebbero stare a cuore i bisogni e le esigenze dei cittadini e, per quanto  riguarda la FNP, dei pensionati.