Dalla memoria il nostro futuroSe la storia fosse sempre maestra di vita, commetteremmo molti errori in meno”.

A chiudere così l'incontro “Dalla memoria il nostro futuro”, organizzato unitariamente dai sindacati dei pensionati di CGIL, CISL e UIL, Giovanni Pedrinelli, segretario generale FNP Cisl dei Laghi.

A caratterizzare la giornata un filmato in cui passato e presente si sono intersecati dando la sensazione di come le brutalità del passato, commesse dai nazisti nei campi di concentramento, siano figlie di un tempo che può sempre ritornare, con quei muri e quel filo spinato che sta venendo tirato oggi, in Europa, contro gli immigrati.

A margine del filmato la relazione del professor Enzo Laforgia, docente di Filosofia e Storia al Liceo Classico “Ernesto Cairoli” di Varese.

Circa un'ora d'intervento in cui si è andati alla ricerca delle origini di quel male che sconvolse il secolo scorso. Con una grande domanda a fare da filo conduttore: “Come è stato possibile?”

Dalla memoria il nostro futuroNella sua relazione il prof. Laforgia ha quindi provato a spiegare, in particolar modo alla delegazione di studenti del Liceo Tosi di Busto Arsizio, di come la Shoah fu un processo scientifico atto ad eliminare un'intera popolazione. Quella cosiddetta “Soluzione Finale” messa a punto nel 1942, che secondo Baumann prevedeva la rimozione delle inibizioni morali tramite tre capisaldi: l'obbedienza, la routinizzazione delle esecuzioni, la disumanizzazione delle vittime.

A colpire non solo il numero in sé delle vittime, quanto il fatto che si sia compiuto uno sterminio di quel genere in un tempo molto ristretto: due anni e mezzo. Un lasso temporale che bastò, alla sola struttura di Birkenau, per eliminare ben un milione e mezzo di vittime.

Da qui, secondo il professore del Liceo Cairoli, l'importanza del valore della memoria storica. Come disse Umberto Eco: “Noi entriamo nella vita quando molte cose sono già successe, da centinaia di migliaia di anni, ed è importante apprendere quello che è accaduto prima che noi nascessimo; serve per capire meglio perché oggi succedono molte cose nuove”.

Dalla memoria il nostro futuro

La giornata, coordinata dal segretario generale dello SPI CGIL Varese Marinella Magnoni ed introdotta dal segretario generale della UIL Pensionati Varese Maurizio Manfredi, tornerà con cadenza perlomeno annuale: “A prescindere dai rapporti che possiamo avere su altri temi – la chiosa finale di Giovanni Pedrinelli – abbiamo scelto di fare un'iniziativa all'anno, in cui coinvolgere anche i giovani, per tenere viva la memoria e pulire il futuro”.

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