Speciale Frontalieri: Nuovi accordi fiscali, trattative in corsoDopo le varie Assemblee tenute da CISL e OCST sui problemi legati al nuovo accordo "parafato" dalle delegazioni di Italia e Svizzera, in attesa della firma ufficiale dei Ministri competenti, sono iniziati gli incontri tra le delegazioni Sindacali e i responsabili politici Regionali e Nazionali.

Primo e importante punto di partenza è stato l'accoglimento del Governo Italiano di procedere all'apertura di un tavolo tecnico nazionale permanente, che permetterà ai Sindacati di presentare e discutere con i Ministri le misure di accompagnamento all'accordo al fine di ridurre l'impatto gravoso sui lavoratori.

L' incontro tenuto a Roma nel mese di marzo ha affrontato il nodo legato al problema del pagamento della sanità per i frontalieri.

Accolta la proposta dei Sindacati di annullare questo balzello: il Governo è intervenuto ufficialmente ed ha eliminato il problema alla radice annullandolo in via definitiva.

Nella stessa riunione si è proceduto ad elaborare e presentare al Governo Italiano, un documento congiunto tra le sigle Sindacali Italiane e Svizzere dove si chiede di poter conoscere definitivamente il testo dell'accordo italo-svizzero.

Diamo, in sintesi, i contenuti principali di questo accordo.

  • La reciprocità dei due paesi di scambi informativi sui lavoratori.
  • Un nuovo schema di tassazione per i frontalieri che prevede (dal 2020 sul 2019), l'applicazione della tassazione, nello stato dove si lavora, con il 70% dell'aliquota normalmente applicata. Lo stato di residenza applicherà poi le proprie imposte sull'intero reddito, detraendo quanto già versato nell'altro Stato. Si potranno inoltre mettere in detrazione le spese previste per i lavoratori in Italia. Nell'arco di dieci anni le applicazioni di aliquote (che all'inizio saranno pari a quelle applicate in Svizzera), saliranno ai livelli italiani.
  • La definizione di "lavoratori frontalieri" si applicherà solo ai residenti nella cosidetta fascia dei 20 km. Per i residenti fuori fascia permarrà l'obbligo di versare sin da subito in Italia l'imposta IRPEF, con credito d'imposta su quanto già versato in Svizzera e franchigia variabile.


In base a queste informazione e certi del fatto che il Governo Italiano avrà due anni di tempo per ratificare e approvare l'accordo, Il documento sindacale impegna i Ministri incaricati a non procedere ad una facile ratifica ma ad elaborare una apposita legge che dovrà essere portata in parlamento ed approvata a maggioranza. Queste le principali modifiche richieste dai Sindacati.

  • Innalzamento ed indicizzazione della franchigia esistente (attualmente di €7.500).
  • Allungamento del periodo di transizione della nuova tassazione (fino a 20 anni), e di conseguenza anche dell'adeguamento alle aliquote italiane.
  • Parte del nuovo gettito fiscale dovrà essere utilizzata per la formazione di un apposito fondo previdenziale per finanziare meglio la disoccupazione frontalieri. Il gettito fiscale dovrà anche assicurare ai Comuni di frontiera i ristorni economici del passato.
  • Adeguamento del trattamento fiscale italiano sulle varie forme di previdenza svizzera al 5% come per il Primo pilastro.


Speciale Frontalieri: Nuovi accordi fiscali, trattative in corsoIl Sindacato OCST con la CISL veglierà sullo sviluppo dei lavori in corso sia a Milano che a Roma al fine di ottenere i cambiamenti richiesti ed alleggerire i disagi per i lavoratori e le lavoratrici frontalieri, informando i propri iscritti con precisione e puntualità.


Adempimenti fiscali 2016

Per i lavoratori frontalieri non è cambiato molto, anche se non è ancora confermata l'avvio di una nuova voluntary.

  • Reddito da Lavoro Dipendente: per i frontalieri in questa fascia nessuna dichiarazione. Per i frontalieri fuori fascia compilazione modello Unico e pagamento IRPEF, con deduzione della franchigia di €7.500 e proporzionalmente anche dell'imposta alla fonte pagata in Svizzera.
  • Rendita da Assicurazione Vecchiaia e Superstiti (AVS) in Svizzera: se erogata in Italia tassata alla fonte al 5%. Se erogata in Svizzera obbligo di dichiarazione con Modello Unico e pagamento del 5%.
  • Secondo pilastro e Prepensionamento: obbligo di dichiarazione in Italia con modello Unico e pagamento IRPEF con aliquote previste in Italia.
  • Redditi da lavoro o da pensione. Conti correnti, depositi o salario: per i frontalieri in attività pagamento tassa di bollo di €34,20 se si superano €5.000 di deposito medio. Per gli ex frontalieri tassa di €34,20 sui depositi con media superiore a €5.000, obbligo di monitoraggio fiscale se il valore supera €15.000. Per quanto riguarda le Assicurazioni private, Azioni/fondi e altre attività finanziarie, sia per i lavoratori attivi che per gli ex frontalieri sussiste l'obbligo di monitoraggio fiscale e pagamento del 2x1000, sul valore di ogni singola attività e pagamento imposte sui proventi maturati. Nelle sedi territoriali di Varese e Como del CAF CISL, è possibile avere informazioni più dettagliate sulla materia fiscale.



Nuovi vertici alla guida dell'OCST

Renato Ricciardi e Meinrado Robbiani
Renato Ricciardi e Meinrado Robbiani


Il 18 giugno scorso, l'OCST sindacato svizzero di riferimento della CISL ha celebrato il Congresso Cantonale.

È stato un avvenimento speciale al Palazzo dei Congressi di Lugano, che ha visto una partecipazione numerosa di delegati e iscritti tra i quali tantissimi lavoratori e lavoratrici italiani.

Oltre a trattare argomenti importanti legati alle problematiche previdenziali, di sicurezza e tutela sul lavoro in Canton Ticino, il Congresso ha salutato lo storico segretario Meinrado Robbiani alla guida dell'Organizzazione da ben 29 anni.

Al suo posto è stato eletto Renato Ricciardi già vice di Robbiani, che sarà coadiuvato nel Consiglio Esecutivo dal Presidente Ongaro dai membri eletti effettivi: Ragusa, Adamoli, Cirronis, D'Ettore, Gnesa, Krethlow, Pusterla, e supplenti Altafin, Pozzoni e Valentino.

A Robbiani i più sentiti ringraziamenti per la proficua collaborazione in tanti anni di lotte e rivendicazionì a fianco della CISL, all'amico Ricciardi un augurio sincero di proficuo lavoro per la carica che gli è stata affidata, in questo difficile momento.

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