"Amo sopra ogni cosa l'aspetto della gente che è invecchiata senza fare violenza alle usanze, lasciandosi andare alle leggi del tempo".
Paul Cèzanne
Dopo la maturità inizia la vecchiaia, per la medicina è anziano colui che ha raggiunto una età, intorno ai 65 anni. Questa schematizzazione mostra però dei limiti.
Un settantenne può avere, cuore e arterie ancora "giovani", al contrario un uomo di quarant'anni può presentare problemi al cuore e al sistema circolatorio tanto da essere considerato "vecchio".
E ancora, un anziano può conservare efficienza psichica, buone capacità di memoria, attenzione, logica e creatività nonostante il suo fisico evidenzi segni d'involuzione senile e viceversa tanti over 65 che mostrano caratteristiche fisiche giovanili, presentano i segni del deterioramento mentale con la scomparsa della memoria dei fatti recenti e della capacità di attenzione.
È evidente come età fisica e psicologica spesso non coincidano e come una rigida distinzione delle tappe della vita siano fonte di ambivalenza e pregiudizio.
Con gli anni, infatti, non si perde la creatività, la vecchiaia è ancora piena di potenzialità da investire nella realizzazione delle proprie inclinazioni che non hanno scadenza e non si annullano per "raggiunti limiti di età".
In ogni caso per tutti, generalmente, si apre un periodo da "reinventare", segnato da una domanda sul futuro: "E ora cosa faccio?"
Si apre un bivio: considerare il tempo della pensione come ancora ricco di opportunità, oppure avvertire la nuova fase come un periodo triste di inattività e insoddisfazione.
In passato l'antica organizzazione del lavoro, rurale e artigianale, non imponeva una scadenza all'attività; oggi, essendo venuto a mancare quel carattere di gradualità che consentiva all'anziano di adattarsi senza traumi alle nuove situazioni, diventa fondamentale riconoscere il suo bisogno di essere apprezzato e di ricoprire ancora un ruolo sociale, importante per l'equilibrio psichico e per un senso di sicurezza e indipendenza.
La partecipazione attiva si evidenzia come il punto nodale per superare alcuni problemi della vecchiaia, soprattutto nelle città, e prevenire il disadattamento.
L'impegno sociale, quindi, aiuta a rompere le barriere che spesso l'anziano tende a creare con l'ambiente che lo circonda e il volontariato rappresenta un ambito significativo per sentirsi utili e ridisegnare la propria identità sociale.
In tal senso la nostra associazione ANTEAS promuove molte attività che facilitano l'incontro tra le persone e gesti di solidarietà come il trasporto di chi è in difficoltà, l'animazione nelle case di riposo e l'attuazione, in collaborazione con altre realtà, di progetti relativi a centri estivi, doposcuola, assistenti familiari.
ANTEAS inoltre offre occasioni culturali quali il premio di poesia e racconti, di fotografia e di pittura nonché convegni sui temi della salute, dell'ambiente e della sicurezza sociale.
E non dimentichiamo poi un privilegio riservato alla terza età come la possibilità di usufruire di sconti e vantaggi per viaggiare, visitare mostre e musei, partecipare a spettacoli ed eventi per vivere piacevolmente il tempo libero.
