Le Interviste sul TerritorioIl progetto “Conoscere, capire, intraprendere” si è concluso nelle fasi più operative. Richiamiamo sinteticamente le tappe del lavoro. Dopo il momento della progettazione, a cui è seguita l’individuazione e la selezione di un campione rappresentativo per fasce d’età e per Comuni (in base al numero di iscritte alla FNP nel nostro territorio) siamo entrate nella fase più operativa del progetto stesso, prima con il momento della formazione, poi con quello delle interviste vere e proprie.

Il corso di formazione, riservato alle donne del Coordinamento, che sarebbero state impegnate nella realizzazione del progetto è stato un’occasione per sviluppare le competenze, ma anche per creare una maggiore coesione all’interno del gruppo. Si è poi giunti al momento più interattivo: quello della realizzazione delle interviste che sono state effettuate utilizzando un questionario composto da 32 quesiti e da alcune domande aperte per ricavare indicazioni, osservazioni, suggerimenti. L’indagine è stata realizzata grazie all’impegno di 45 intervistatrici che hanno contattato un campione di donne iscritte al sindacato dei Pensionati CISL ed hanno realizzato circa 1800 interviste utilizzando contesti diversi: le sedi sindacali (CAF, ANTEAS, ecc.), il domicilio delle persone da intervistare o, eccezionalmente, il contatto telefonico. Sono emerse criticità ma anche riscontri positivi.

L’intervista telefonica è stata la più difficoltosa: l’indisponibilità era, a volte, causata dalla sfiducia per la pressione a cui si è sottoposti per le continue richieste di acquisti o per le esperienze negative dovute a millantati aiuti finiti in truffe, altre volte era legata alla preoccupazione di essere coinvolte in una situazione difficile da gestire. Al contrario, le interviste sono state realizzate con facilità nei casi in cui l’iscritta, utilizzando frequentemente i servizi CISL e ANTEAS, aveva rapporti personali con l’intervistatrice. In un’altra dimensione si è svolta l’intervista a domicilio: essere accolti in casa ha facilitato, infatti, quell’empatia che ha consentito oltre ad una raccolta dati, ricca di annotazioni, anche la constatazione di tanti aspetti della vita delle nostre pensionate: dall’impegno nel lavoro di cura, nel volontariato, in attività culturali e creative, al coraggio e all’energia con cui affrontano ancora tante difficoltà della vita.

Anche nelle interviste effettuate in sedi CISL, o presso centri anziani, spesso le persone non si sono limitate a rispondere alle domande, ma hanno sentito il bisogno di “raccontarsi” soffermandosi su vissuti dolorosi, legati all’isolamento, all’assenza di una rete di relazioni, al senso di solitudine per la lontananza di figli e parenti, alla preoccupazione per la salute o per un futuro incerto. E non sono mancati momenti in cui intervistate e intervistatrici hanno condiviso interessi e passioni: la cucina, il giardinaggio, la lettura, la musica.

Gli aspetti più importanti, emersi in molte interviste, saranno utili per progettare le azioni future. Riguardano essenzialmente il bisogno di “cura”, la necessità di una rete di aiuto/sostegno, il desiderio di socializzazione attraverso momenti culturali e ricreativi, l’esigenza di conoscere meglio quali opportunità offrono i servizi sul territorio, compresi quelli della FNP-CISL, di ricevere maggiori informazioni anche sulle iniziative promosse dal sindacato, di trovare dei punti di riferimento nella propria zona.

È possibile fare un primo bilancio sul progetto.
Le interviste sono state un “luogo” di incontro con tante nostre iscritte e l’ascolto attivo ci ha permesso di raccogliere informazioni, di conoscere varie realtà, di capire bisogni, esigenze, aspettative; tutto questo apre la prospettiva al nostro intraprendere che riguarda che cosa fare nel concreto per le donne pensionate.