Donne al centro del cambiamentoSi è concluso con l’appuntamento del 3 dicembre ad Erba il ciclo di incontri legati al progetto “Verso un consumo intelligente” promosso dal Coordinamento Donne della FNP CISL dei Laghi con ANTEAS.

Le quattro iniziative, diffuse sul territorio di Como e di Varese, sono servite a richiamare l’attenzione sul consumo critico e responsabile e a riaffermare la necessità di spostare le nostre scelte verso pratiche di cittadinanza attiva per favorire uno sviluppo ecosostenibile e una maggiore giustizia sociale.

Queste problematiche, strettamente legate al tema più ampio del “prendersi cura e custodire il creato”, sono state sviluppate nelle relazioni di alcuni esperti, grazie alla  collaborazione di categorie ed enti della CISL, quali la FAI, ADICONSUM, ISCOS, e la partecipazione di associazioni come il Banco di Solidarietà di Como, la Bottega Macondo del commercio Equo & Solidale, l’associazione Sir John e il GAS Pomdatera di Malnate.

Donne al centro del cambiamento
Niger – La scuola primaria di Tan Barogane: progetto ISCOS di sostegno all’istruzione.

Sin dal primo appuntamento, che si è tenuto con Padre Adriano Sella, sostenitore dei “nuovi stili di vita”, è stato evidente il potenziale affidato a ogni persona, a ogni comunità per “cambiare il mondo e stabilire un nuovo rapporto con le cose, le persone e la natura”. È stata, poi, richiamata l’importanza, nelle nostre società, sopraffatte dall’egoismo, dall’opulenza di pochi e spesso incuranti delle sofferenze dei poveri e degli esclusi, di assumere atteggiamenti più responsabili rispetto ai consumi e all’uso delle risorse.

Ma è stato anche sottolineato che la crisi, tra le contraddizioni che vive il nostro tempo, non ha prodotto solo effetti negativi, perché ha modificato in modo consapevole o non i comportamenti indirizzandoli all’adozione di stili di vita più sostenibili. L’impatto degli effetti recessivi, infatti, ha ridimensionato il volume degli acquisti e ne ha modificato la tipologia.

Donne al centro del cambiamento
Pakistan – Bambini che lavorano nelle fornaci, soltanto il 7% dei maschi e il 6% delle femmine sono iscritti in istituti scolastici.

Nell’ultimo incontro, poi, è stato considerato il ruolo delle donne nell’economia famigliare per valutare quanto il loro potere decisionale può influire sui consumi e può costituire un reale fattore di trasformazione della società. Per confermare questa tesi, Fiorella Morelli, responsabile del Coordinamento Donne della CISL Lombardia, ha presentato e commentato alcune ricerche statistiche.

Donne al centro del cambiamentoAi dati che stigmatizzano gli effetti negativi della crisi: il calo degli acquisti  alimentari o l’incremento di alcuni prodotti (farina +8,3%, uova +5,3%) si contrappongono alcune tendenze positive che rappresentano uno stimolo verso consumi più sobri e responsabili, rispettosi dell’ambiente, della natura e che conciliano qualità nutrizionale e riduzione dei prezzi, quali gli acquisti a km zero (dal produttore al consumatore), l’uso di prodotti biologici ed ecosostenibili (non etichettati e/o impacchettati ), il ritorno ai mercati di quartiere o paese e lo sviluppo dei GAS (Gruppi di Acquisto Solidale).

All’interno della famiglia tipo, anche se molto mutata, sono ancora le donne che hanno un forte potere di decisione sulle scelte di consumo.

Secondo i dati del CENSIS (Centro Studi Investimenti Sociali) proprio loro, con il 66,5% contro il 33,5% degli uomini, restano le principali responsabili degli acquisti famigliari. È un potere economico di cui non sono coscienti: il volume dei consumi ammonta, infatti, a circa 631 miliardi di euro, quindi non solo possono determinare il successo o la crisi di aziende ed interi comparti economici, ma possono anche indirizzare i consumi nel Paese.

Donne al centro del cambiamento
Argentina – progetto ISCOS di agro-eco turismo per lo sviluppo locale e la promozione del lavoro femminile.

“La donna, sempre in bilico tra il dentro e il fuori nel Mercato del Lavoro, - ha sottolineato Fiorella Morelli - è il soggetto che ha sofferto di più gli effetti negativi della crisi, ma proprio le donne possono costituire il motore del cambiamento, per questo occorre ripartire dal lavoro e da politiche di genere mirate per riavviare il meccanismo dei consumi interni e la crescita nel nostro Paese”.

Grazie all’intervento di Paola Bordi, responsabile ISCOS per la Lombardia, l’orizzonte si è allargato sulla mondialità, su quei paesi dove l’informazione globalizzata spesso non va a guardare e dove le donne soffrono ancora condizioni di limitazione e arretratezza. In alcune di queste aree del Sud del Mondo, con l’attivazione di progetti umanitari sono stati aperti canali per l’affermazione dei diritti e della dignità di ogni persona, per la promozione delle donne attraverso l’istruzione e il lavoro, per la realizzazione di condizioni di progresso e sviluppo attraverso la solidarietà e la cooperazione.

Ed un mercante disse: "Parlaci del comprare e del vendere."
Ed egli rispose: "La terra vi elargisce i propri frutti e questi non vi verranno mai a mancare se solo saprete riempirvene le mani. È nello scambio dei beni della terra che troverete l’abbondanza e sarete sazi. Tuttavia, se lo scambio non viene fatto con amore e con generosa giustizia, condurrà alcuni all’avidità ed altri alla fame"
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Kalil Gibran, Il profeta