È delicato scrivere di fatti, di esperienze dei volontari che ogni giorno si spendono gratuitamente per gli altri, col senso civico profondo di chi mette a disposizione dei più deboli le proprie energie. E i fatti da raccontare sarebbero tanti...
Riportiamo le emozioni e le riflessioni raccolte da due volontari ANTEAS, uomini e donne che con passione e dedizione svolgono il servizio di trasporto a persone in difficoltà.
La testimonianza di Piero
Ho accompagnato decine di uomini e donne nelle corsie ospedaliere, ho aiutato e incoraggiato tante persone con gravi disagi, e forse mi consideravo immune dalle stesse malattie, invece una bella mattina, dopo un visita e un consulto medico, ho scoperto di essere affetto da un adenocarcinoma. In quel momento il mondo mi è crollato addosso, mi ripetevo: “Perché proprio a me? Ero depresso, volevo abbandonare tutti gli impegni... e per qualche giorno non sono andato nella sede di ANTEAS che era la mia seconda casa.
Poi è arrivato l’incontro con il primario che doveva operarmi e durante il colloquio queste parole indimenticabili “...mi riferiscono che ti vedono spesso nel reparto di radioterapia e che fai il volontario; so come ti senti, però non devi smettere, continua nel tuo impegno, ti aiuterà a guarire”. Il suo incoraggiamento e le sue considerazioni mi hanno fatto riscoprire le ragioni del mio impegno nel mondo del volontario. La scienza medica ha guarito la mia malattia, ma le mie ore da volontario hanno guarito la mia anima perché aiutando gli altri ho aiutato me stesso. Così oggi continuo il mio impegno con maggiore dedizione.”
La motivazione di Francesco
Dopo aver seguito i miei genitori anziani, ammalati, bisognosi di cure mi sono reso conto di quante altre persone hanno gli stessi problemi e bisogno di aiuto e comprensione. Quando mi chiamate, per qualche servizio, mi sento una persona diversa e ancora utile a qualcuno meno fortunato di me. Sono grato ad ANTEAS per avermi dato l'opportunità di rendermi utile dando serenità a persone che nonostante tutto, anche se accompagnate in Ospedale per cure oncologiche, mi ringraziano per ciò che faccio.
In questi anni ANTEAS è diventata un pilastro insostituibile:
una risposta concreta al disagio.
Le richieste oggi aumentano e servono più volontari.
