Don Giusto Della ValleIn occasione del Natale 2015 la FNP dei Laghi ha elargito un'offerta al Centro di Accoglienza di Rebbio gestito da don Giusto Della Valle, parroco della chiesa di San Martino di Rebbio.


Siamo andati ad incontrarlo per conoscere il centro e sapere in che modo è stata impiegata l'offerta ricevuta.

Ecco quello che ci ha raccontato.

 

"Abbiamo avviato il Centro di Accoglienza 5 anni fa con l'emergenza nord Africa: era il 2011 e i flussi allora partivano dalla Libia.

Sollecitati dalla CARITAS abbiamo iniziato a ricevere questa gente come parrocchia, costituendo un gruppo di accoglienza.

Attualmente ospitiamo 30 persone tra cui 8 giovani donne, alcune con bambini ancora in fasce, che arrivano dalla Nigeria e sono richiedenti asilo politico.

L'offerta che ho ricevuto da voi è stata destinata ai progetti di accoglienza per cui, tolta una parte che ci ha permesso di dotare l'oratorio del defibrillatore, è andata tutta a sostenere le spese ordinarie del Centro di Accoglienza.

Noi ci facciamo carico di chi ha "voglia di fare", chi non ha voglia d'impegnarsi dopo un po' di tempo o cambia, o chiediamo che vada altrove.

A noi interessa che le persone che accogliamo acquisiscano delle competenze e cerchiamo, quindi, chi possa formarle.

Le persone o le aziende che si rendono disponibili, tuttavia, non riescono a farsi carico dei costi di un tirocinio, siamo noi a pagare le aziende per formarli.

L'uso dei soldi ricevuti, quindi, è legato ai progetti educativi.

Tra gli ospiti, c'è chi ha già trovato lavoro e aspetta solo di trovare una sistemazione per andare a vivere in autonomia, magari con qualche connazionale con cui dividere le spese.

Centro Accoglienza RebbioDiversi hanno un tirocinio in corso, alcuni vanno a Minoprio alla scuola d'agraria, altri fanno il corso d'informatica, uno il corso di agricoltura, un altro fa un tirocinio a Bregnano in una stalla didattica.

Gli altri che non svolgono un tirocinio, frequentano la scuola tre giorni alla settimana, due pomeriggi e un giorno in gita sul territorio.

Anche per le donne il programma è lo stesso: scuola e tirocini. Siamo riusciti ad avviare due tirocini: uno come parrucchiera, l'altro come cameriera ai piani e aiuto cuoca.

I soldi che abbiamo a disposizione derivano da offerte come quella della FNP, o dai fondi dell'accoglienza profughi.

Essendo un gruppo di accoglienza costituito da soli volontari, non abbiamo spese di personale o spese di affitto, per cui le economie vengono totalmente investite in questo senso.

L'intento è quello di riservare lo stesso trattamento a tutti, tenendo ad un'accoglienza di tipo formativo e ad educare alla convivenza, nonostante le piccole e quotidiane difficoltà".