Il Museo della ceramica di LavenoIl Museo Internazionale del Design Ceramico - MIDeC - di Laveno, raccoglie e documenta la produzione della ceramica da metà ‘800 a metà ‘900 nell’area lombarda.  La ceramica si distingue dalla porcellana perché prodotta con materie prime argillose, di resistenza meccanica minore, ma con ottimi risultati decorativi.

La lavorazione della ceramica inizia in Inghilterra presso la manifattura di Wedgwood intorno al 1750 e si è subito diffusa in Italia. L’atto di nascita delle ceramiche di Laveno risale al 1856, anno in cui tre dipendenti dello stabilimento San Cristoforo di Milano diedero vita alla “Società Ceramica Carnelli, Caspani, Revelli & C.”. Nel borgo di Laveno essi trovarono le condizioni per iniziare l’attività quali: l’abbondanza d’acqua, un opificio abbandonato, un mulino per la macina delle materie prime, il combustibile per i forni, dalla torba della palude di Mombello alla legna dei boschi e le vie d’acqua per il trasporto della produzione a Milano.

L’impresa subì una svolta nel 1883 con la trasformazione in società per azioni: la “Società Ceramica Italiana”. L’impulso maggiore si verificò nel 1916 con la direzione di Luciano Scotti, che guidò il periodo più produttivo dell’azienda. Il rinnovamento non si limitò all’ambito tecnico ma si estese anche all’aspetto stilistico della produzione: il segno dell’attenzione a questo aspetto fu l’arrivo dell’architetto Guido  Andlovitz che assunse l’incarico di direttore artistico.

Il Museo della ceramica di LavenoNella fabbricazione della ceramica si ricercò una linea finalizzata alla creazione di prodotti di larga diffusione, di buona qualità e di prezzo conveniente. La produzione di ceramiche caratterizzò il paese per tutto l’Ottocento e per gran parte del ‘900, favorendo la conoscenza di Laveno e delle sue ceramiche in Italia e all’estero.

Il museo che vi proponiamo di visitare è all’interno di Palazzo Perabò costruito alla fine del XVI secolo. Acquistato nel 1968  dell’amministrazione comunale, fu abidito a museo e denominato “Civica Raccolta di Terraglia”.

Le numerose opere in ceramica provengono dalla raccolta della Società Ceramica Italiana Richard Ginori, e da donazioni private. La collezione documenta la produzione in ceramica da metà dell’Ottocento ai giorni nostri nell’area lombarda; nell’ultimo decennio si è arricchita di opere di artisti contemporanei.

Il Museo della ceramica di LavenoTra i direttori artistici Giò Ponti, Guido Andlovitz, Antonia Campi sono stati i più prestigiosi. Il loro design ha dato un’impronta insuperata nella produzione ceramica di Laveno conosciuta in tutto il mondo.

Nelle numerose sale allestite al piano nobile del palazzo si possono ammirare grandi vasi, piatti e servizi da tavola fine-mente decorati, portaombrelli e altri oggetti realizzati tra la fine dell’Ottocento e il primo Novecento. Opere in stile Liberty e pezzi ormai rari di servizi igienici di manifatture italiane e straniere.

Il Museo della ceramica di LavenoSculture e pannelli in ceramica impreziosiscono le pareti del Palazzo e delle sale, attestando l’assoluto livello artistico delle opere prodotte. La collezione di ceramiche del MIDeC è composta  da centinaia di pezzi ciascuno con la propria storia e con un segreto da rivelare.

Il Museo della ceramica di Laveno

 

Per favorire un’esperienza completa e gratificante il Museo offre la possibilità di visitare l’esposizione con una guida.

 

 

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