Il "Sentee di Sort"

Il "Sentee di Sort"

Questo sentiero è stato riaperto nel 1994 dai volontari dell'Associazione Pro Rovenna con la collaborazione della sezione di Moltrasio del Club Alpino Italiano. Nel 2012 il Comune di Moltrasio ha eseguito interventi di tutela, lavori di ripristino delle scale in pietra e ha realizzato una zona ricreativa nello slargo della ex cava del Niascio.  

Il sentiero è prevalentemente in piano, facilmente agibile, lungo circa 1600 metri e collega Cernobbio a Moltrasio. Attraversa boschi con una ricca flora mediterranea e centroeuropea, costeggia stretti terrazzamenti sostenuti da muri a secco che testimoniano l'attività agricola del passato e si snoda lungo importanti siti ormai dismessi.
 
Il "Sentee di Sort"Da Cernobbio si sale alla frazione di Rovenna che si può raggiungere in auto e in bus oppure a piedi percorrendo vicoli e mulattiere; una volta arrivati al parcheggio del cimitero, seguendo le indicazioni, si prosegue lungo la strada che costeggia il muro del cimitero, alla fine del quale un cartello indica il "Sentee di Sort". Il "Sentee di Sort" 
Raggiunta la località Niasc, dove sono state messe in sicurezza le antiche cave di pietra di Moltrasio, si apre un'area attrezzata con tavoli e panche in legno.  
 
Il luogo, ideale per una sosta, oltre ad essere ben soleggiato e panoramico con suggestive viste sul lago, consente di curiosare tra i ruderi della cava osservando quel che rimane dell'antico abitato.  
 
Il "Sentee di Sort"Si possono ancora vedere i resti degli insediamenti per i cavatori, i muretti a secco usati per ammucchiare gli scarti degli scavi, un paio di grotte, scalinate e sentieri selciati da gente che sapeva, evidentemente, usare la pietra con grande maestria.
 
Proseguendo, in breve si arriva a Casarico, frazione di Moltrasio, da dove si scende per una mulattiera che supera con un ponte la valle Vesporina e, proprio sopra il borgo, forma una profonda gola.
 
Arrivati a Tosnacco la discesa prosegue verso il centro di Moltrasio fino a raggiungere l'imbarcadero. Il paese offre numerosi scorci caratteristici, con vicoli e ponti che superano il torrente che scende dalla valle.
 
 
 
Il fascino di un paese antico

Monteviasco

Per salire a Monteviasco, nell'alto luinese occorre circa un'ora. Si parte dal fondovalle dove c'è un ampio parcheggio e, superando la funivia, si sale lungo un'antica mulattiera che conta circa 1400 gradini in selce e che per lungo tempo, prima della costruzione della funivia, fu l'unica strada di collegamento tra il fondovalle e Monteviasco. Monteviasco
 
Tutto il tragitto mantiene per circa un chilometro e mezzo una pendenza costante del 30%, inerpicandosi, lungo la dorsale boscosa, con ripide svolte.  
 
In un'ora di percorso si sale da 550 metri a 960; la pendenza si attenua in prossimità della Chiesa della Madonna della Serta dove è possibile attraversare il paese e godersi la passeggiata tra le case.
 
MonteviascoNon si può che rimanere affascinati dai vicoli in selciato e dalle costruzioni in pietra, dalle mura, dai tetti, dai portali e dai davanzali delle finestre. Gli unici elementi architettonici in legno sono i balconi.  
 
MonteviascoFra gli itinerari nei dintorni, prima di affrontare la salita di Monteviasco, è interessante visitare la località Piero, dove si arriva in venti minuti passando per il ponte sul torrente Giona, e la località Mulini di Piero raggiungibile con un quarto d'ora di cammino.
 
I più allenati, inoltre, impiegando circa 2 ore e 30 minuti, da Monteviasco possono continuare la passeggiata che percorre tutto il suggestivo anfiteatro della Val Viascola.

Monteviasco