Le Colme di Brunate

Funicolare Brunate

Per raggiungere la partenza del percorso suggerito, è consigliabile prendere la Funicolare in direzione Brunate.

Il toponimo Brunate significa paese nato tra i pruni; grazie al grandioso panorama che offre, la località è denominata Il Balcone sulle Alpi.

La salita in funicolare regala una vista emozionante sulla città e sul primo bacino del Lario.

Giungendo a Brunate, dalla stazione si risale verso la chiesa parrocchiale di Sant'Andrea mentre, subito sulla sinistra, si trova via B.M. Albrici.

Si prosegue lungo la mulattiera per San Maurizio e poi per via alle Colme.

Montepiatto bivio per PiazzagaRaggiunto il rifugio CAO (980 m s.l.m.), di proprietà del Club Alpino Operaio, si cammina per via alle Colme lungo la strada sterrata che porta alle baite e quindi al monte Bolettone (1317 m s.l.m.) dopo circa due ore e mezza di una tranquilla passeggiata, adatta a tutte le persone che abbiano un minimo d'allenamento.

 

Monte Piatto

Il percorso inizia immediatamente sotto la fermata della funicolare.

Se la giornata è limpida, è possibile ammirare la catena delle Alpi con il Monte Rosa, oltre al panorama su Villa Olmo, Cernobbio ed il Canton Ticino.

Brunate (Como)

Dal campo sportivo di via Nidrino, si prende il sentiero in direzione Blevio e quindi Torno.

Il sentiero è inizialmente immerso nella boscaglia, giunti nel Comune di Blevio, invece, si possono intravedere squarci di panorama sul lago.

Brunate (Como)

Lungo il percorso si incontrano diversi fenomeni geologici; in località Monti di Blevio, i più noti sono:

  • la Pietra Nairola, raggiungibile con una deviazione, percorribile in 20 minuti, in corrispondenza della cappella della Madonna di Sorto. È costituita da un masso erratico poggiante su un altro masso erratico, a strapiombo sulla scarpata sottostante. Secondo una leggenda, su questo masso c'era il diavolo, mentre su un altro masso posto di fronte (oggi andato perduto) c'era un suo compagno, con cui giocava a palla. Secondo un'altra leggenda, la pietra si troverebbe in quella posizione perché, mentre rotolava a valle, sarebbe stata fermata dalla veste della Madonna, apparsa in quel luogo;
  • il Sasso del Lupo, masso erratico di notevoli dimensioni chiamato così perché, secondo la tradizione, nell'antro posto sotto di esso vi abita un lupo che rapisce i bambini "cattivi".

Brunate (Como) - Vista Su Cernobbio e Canton Ticino al tramonto

A circa un'ora e tre quarti di cammino da Brunate si arriva a Monte Piatto, frazione montana di Torno, oggi abitata principalmente nei fine settimana.

Torno - Pietra PendulaNei pressi del Santuario dedicato a Sant'Elisabetta, che domina il paese, c'è la famosa Pietra Pendula, masso erratico poggiante su un conglomerato che, probabilmente forgiato dall'uomo, conferisce alla pietra una curiosa forma di fungo.

Torno - Massi avelloScendendo verso Torno, passato il nucleo di Piazzaga, si incontrano con una breve deviazione i massi avello, grandi blocchi erratici nei quali sono stati scavati dei loculi sepolcrali, da popolazioni stanziali in epoca presumibilmente preromana.

La durata della passeggiata è di circa 2 ore e mezza.

Esistono cartelli indicatori e la difficoltà è media.

Il sentiero può essere pericoloso solo in caso di maltempo a causa dei torrenti che si formano nei valletti.

Torno (CO) - Vista da Monte Piatto

Al termine del percorso, si può scendere a Torno per ammirare le splendide chiese di San Giovanni e di Santa Tecla, per poi prendere il battello e tornare a Como.

Torno - Chiesa Santa ElisabettaNel caso si preferisse tornare alla volta di Brunate, dal Piazzale della Funicolare si può scendere a Como, a piedi, lungo due sentieri:

quello che costeggia la Funicolare e quello, molto suggestivo, che passa per l'Eremo di San Donato, ex convento del XV secolo.

 

Parco della Valle del Lanza

Il Parco Valle del Lanza è un'area protetta di interesse sovracomunale, istituito nel 2002, e situato a ridosso del confine con la Confederazione Elvetica delle province di Varese e Como.

Parco Valle LanzaSi inserisce in un sistema di aree tutelate che arriverà a collegare il Parco Regionale Campo del Fiori, a nord, il Parco Naturale Spina Verde, a est, e il Parco Regionale della Pineta di Appiano e Tradate, a sud.

Si sviluppa principalmente attorno all'asse fluviale del torrente Lanza, che attraversa tutto il parco dal confine con il Canton Ticino a nord-est fino all'immissione nell'Olona a sud-ovest, tagliando una stretta valle all'interno di un territorio prettamente collinare.

Colle San Maffeo

Colle San MaffeoNella parte settentrionale spiccano due principali rilievi, il colle di San Maffeo (515 m s.l.m.) e il Colle dell'Assunta (533 m s.l.m.), cui fa da contraltare il sistema dei monti Casnione e Morone nella parte centro-meridionale.

Parco Valle LanzaUn territorio che, nel corso dei secoli ha visto un crescente sviluppo urbanistico sui terrazzi che circondano la valle del torrente, nei secoli scorsi ha conosciuto alcune importanti attività produttive legate alla forza motrice, prodotta dall'acqua dei fiumi Lanza e Olona, che alimentarono sin dal XVI secolo numerosi mulini e, più tardi, diversi filatoi, oppure alla lavorazione della pietra molera, formazione arenacea che caratterizza il substrato roccioso della valle.

Cave Molera - Valle del Lanza

Cave Molera - Valle del LanzaNel 2013, raggiunge un'estensione di 850 ettari suddivisi tra i Comuni di Malnate, Bizzarone, Cagno, Valmorea e Rodero.

È caratterizzato da zone umide, costruzioni rurali, chiese ed edifici di interesse culturale, una ricca fauna e vecchie cave di Molera; costituiscono il quadro morfologico anche i crinali e le cime dei promontori collinari, con la tipica vegetazione boschiva ed infine le cave dimesse di arenaria.

Ferrovia Valmorea

Nel parco passa la ferrovia della Valmorea (che collegava Mendrisio in Svizzera con Castellanza) ad oggi la ferrovia è in funzione a scopo turistico da Mendrisio a Malnate.