Ho visto il sole sorgere a Sarajevo“Ho visto sorgere il sole a Sarajevo” racconta l’esperienza di volontariato fatta in Bosnia dalla sindacalista della CISL dei Laghi, Lorenza Auguadra dopo aver seguito un percorso formativo promosso da alcune associazioni, fra cui Sprofondo e il Coordinamento Comasco per la pace.

Sono passati più di 20 anni dall’assedio di Sarajevo, il più lungo della storia bellica moderna, che si protrasse dal 5 aprile 1992 al 29 febbraio 1996. E più di dieci anni sono occorsi all’autrice per trasformare il suo diario e i suoi appunti di viaggio in un libro intenso che sa parlare all’intelligenza e al cuore. Quando Lorenza Auguadra, nell’agosto del 2003, arriva a Sarajevo si sono ormai spenti l’eco degli spari, le raffiche delle mitragliatrici, la logorante insistenza delle esplosioni e sono cessate le brutalità di una guerra civile tanto crudele quanto assurda: più di  12.000 le vittime, oltre 50.000 i feriti, nella stragrande maggioranza civili, e una media di circa 329 bombardamenti al giorno.

Ma in quella Sarajevo, che Lorenza incontra per la prima volta, sono ancora vive le ferite: la distruzione è visibile nei brandelli di palazzi o nei muri delle case danneggiate che affiancano costruzioni più recenti, la povertà e le difficoltà quotidiane di tanta gente si fanno concrete in alcuni quartieri, il dolore è percepibile nei silenzi di chi ha subito maltrattamenti e torture; lo strazio e la vergogna sono ancora presenti nei corpi profanati delle donne e nelle pieghe più profonde dell’anima... Il suo taccuino di viaggio si riempie di appunti: ogni giorno ci sono cose nuove da capire, vite da raccontare, storie, che la brutalità della guerra aveva soffocato, a cui dar voce e tante forme di solidarietà e di condivisione da svelare.

Mentre l’autrice, con le sue riflessioni, ci illustra il contesto storico in cui si è prodotto il conflitto e ci guida dentro la specificità di quegli spazi geografici vengono svelate le contraddizioni della capitale bosniaca, che dietro i grandi centri commerciali, i negozi delle catene famose, i bar e i ristoranti affollati, nasconde una realtà fatta ancora di arretratezza, povertà e abbandono, emblema di un paese frammentato dove la ripresa economica e sociale sono ancora lontane.

Ho visto il sole sorgere a SarajevoIl valore più grande del libro sta nelle tante persone che irrompono nella esperienza quotidiana di Lorenza che si mette al loro livello, parla e fa parlare, superando le barriere della lingua, guarda dentro quelle esistenze, prima di tutto per capire una sofferenza, un disagio, una solitudine o anche solo una particolarità, un modo di essere diverso. Il lettore non può non lasciarsi coinvolgere da quegli incontri e compie, insieme all’autrice, un viaggio interiore verso una maggiore consapevolezza.

Solo partendo dall’esperienza e da quei volti può nascere l’indignazione che porta a riscoprire la responsabilità personale come il bene più prezioso, non solo per combattere l’indifferenza e l’assuefazione al male agito intorno a noi, ma anche per creare una coscienza collettiva e riaffermare le ragioni della pace e della giustizia sociale.

La speranza non sta nella tranquillità o nelle facili promesse, ma va colta nel coraggio di chi soffre, come simboleggiano quelle rose  caparbiamente seminate dalla vecchia Branka sebbene ella sappia che a primavera non potrà godere della loro bellezza e sentirne il profumo. Sì, Muhamed, il vero souvenir di Sarajevo sono i due proiettili gelosamente custoditi in un involucro di cotone e donati a Lorenza… Per non  dimenticare: perché ogni giorno possa sorgere il sole a Sarajevo.

Il libro, oltre che in vendita in alcune librerie della provincia, è prenotabile presso le sedi Cisl; il ricavato della vendita verrà devoluto a favore di un progetto rivolto a bambini di famiglie disagiate di Sarajevo.  

Lorenza Auguadra, “Ho visto sorgere il sole a Sarajevo”
2015
Gruppo Letterario Acàrya – Como