Non Sposate le mie figlie!Claude e Marie Verneuil sono una tranquilla coppia borghese cattolica e conservatrice, genitori di quattro figlie che sono state allevate secondo principi di tolleranza, integrazione e liberalità. Vengono messi, però, a dura prova quando le scelte affettive delle loro figlie li obbligano a praticare proprio quei valori con cui le ragazze sono state cresciute. Il destino li ha già sfidati tre volte perché la loro primogenita ha deciso di sposare un musulmano, la seconda ha scelto un ebreo e la terza un cinese. Le speranze di assistere a un tradizionale matrimonio in chiesa sono riposte, dunque, nella loro figlia minore e sembrano avverarsi quando la ragazza annuncia ai genitori di volersi sposare con un cattolico. Ma ignorano che Charles, il futuro marito, ha origini ivoriane. Alla delusione si aggiunge una certa preoccupazione nei cognati e l’animosità del padre di Charles, ex militare intollerante e ancora astioso per la colonizzazione europea dell’Africa.  

Le tensioni però si ricompongono intorno a un tavolo e davanti a un buon bicchiere di vino francese per approdare al lieto fine tipico della commedia cinematografica. Il film gioca sull’identità, la differenza, la religione, il razzismo e naturalmente i matrimoni misti.
 
Sebbene siano sviluppati temi – già trattati in passato, come nell’indimenticabile Indovina chi viene a cena – questa commedia corale li affronta con leggerezza e ironia. Non sposate le mie figlie parte dall’idea secondo cui tutti, in fondo, siamo un po’ razzisti e tende a svelare le contraddizioni e i pregiudizi da cui siamo affetti provocando negli spettatori una riflessione su problemi sociali, ancora di grande importanza e attualità, a partire dai comportamenti personali. Grande successo della stagione cinematografica francese appena trascorsa, questo film ha raccolto consensi anche fuori dai confini nazionali, per l’eccellente regia, la sceneggiatura e la performance degli attori.  
(disponibile in versione DVD)