Le spezie sono sostanze aromatiche di origine vegetale, generalmente di provenienza esotica, che vengono usate per aromatizzare cibi e bevande. Sono alleate preziose sia in cucina per insaporire i nostri piatti, sia nella vita di tutti giorni, per la protezione della salute e per la prevenzione delle malattie.

Le spezie hanno avuto un ruolo importante nella storia sin dalla loro scoperta. In epoca antica l’uso delle spezie era ampiamente diffuso tra gli Egizi, già intorno al 2600 a.C., agli operai impiegati nella costruzione della piramide di Cheope venivano forniti cibi speziati, poiché si riteneva che le spezie proteggessero dalle epidemie. Nel papiro di Ebers, un’autentica enciclopedia medica in un rotolo di 20 metri, redatto intorno al 1550 a.C., sono descritti numerosi rimedi a base di erbe aromatiche e spezie e fra i ritrovamenti archeologici vi sono tracce di anice, fieno greco, cardamomo, cassia, cumino, aneto e zafferano.

A partire dal X secolo, le Crociate fecero riscoprire il mondo delle spezie, che diventarono oggetto ostentato tra i ricchi dell’Europa intera. Le ricchezze d’Oriente arrivavano attraverso il Mar Mediterraneo grazie ai navigatori veneziani, genovesi e pisani. Il porto di Marsiglia permise alle città marinare italiane, e in particolare ai veneziani, di trarre il maggior profitto dal commercio delle spezie provenienti da Alessandria d’Egitto.

Nel mondo antico e medievale erano tra i prodotti di maggior valore, che da soli giustificavano l’apertura di nuove rotte commerciali. Le spezie furono il motivo principale per cui il navigatore portoghese Vasco da Gama aprì la rotta per l'India ed una delle ragioni che portarono Cristoforo Colombo a trovare una rotta rapida e sicura per le Indie.

Colombo cercò finanziatori attratti dalla possibilità di avere nuove spezie da commerciare. Verso la fine del Medioevo, l’utilizzo alimentare e quello medicinale delle erbe aromatiche e delle spezie si confuse. Speziali e farmacisti si riunirono nella stessa corporazione per un lungo periodo di tempo. Da allora l’attrazione e la curiosità nei confronti di questi prodotti affascinanti non ha mai avuto fine.

Le spezie, per i grandi chef occidentali, sono sinonimo di una certa apertura culturale e moderna. Essi giocano sulla variazione di aromi e sapori, che si fondano semplicemente su prodotti naturali di qualità. Le spezie sono un ottimo ingrediente per arricchire il sapore dei nostri piatti o per dare un nuovo sapore a piatti già conosciuti, inoltre molte hanno proprietà benefiche che aggiungono benessere al gusto. Conosciamole meglio...

La curcuma è una spezia dal colore giallo-arancio proveniente dall’India. Da secoli è uno degli ingredienti fondamentali della cucina mediorientale e del Sud-Est asiatico. Per le sue proprietà benefiche e curative la curcuma è tradizionalmente impiegata sia nella medicina ayurvedica di origine indiana, sia nella medicina cinese, in particolare per la sua capacità di contrastare i processi infiammatori all’interno dell’organismo.

Contiene centinaia di componenti tuttavia, l’attenzione degli studiosi si è concentrata su uno in particolare: la curcumina. Oltre 400 studi pubblicati negli ultimi quattro anni, confermano le notevoli proprietà anticancerogene, antinfiammatorie e antiossidanti della curcumina.

La curcuma, rafforza il sistema immunitario, uno degli effetti benefici consiste nell’aiutare il corpo ad espellere le tossine. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Cancer Research, la curcuma avrebbe un ruolo fondamentale nella prevenzione e nel trattamento del tumore alla prostata. Si è inoltre constatato che l’effetto della curcumina è ancora più evidente quando è associata a verdure come il cavolo, i broccoli o il cavolo rapa.

Studi recenti ne hanno messo in luce l’utilità per la prevenzione del diabete di tipo 2. Natalie Kling, nutrizionista esperta di naturopatia, consiglia la curcuma, in particolare sotto forma di integratore, come antidolorifico naturale contro i dolori articolari, raccomanda inoltre di utilizzare il più possibile questa spezia a crudo sulle pietanze. La curcuma è uno dei componenti principali del curry.

Lo zenzero è una spezia che soltanto negli ultimi anni ha trovato utilizzo nella cucina occidentale. Ad esso sono attribuite numerose proprietà curative: migliora la digestione delle proteine e dei carboidrati, rilassa i muscoli gastrointestinali, previene la formazione di gas e di gonfiori, placa il senso di nausea ed aiuta l’organismo a depurarsi.

Lo zenzero ha proprietà antinfiammatorie, è un antidolorifico naturale, aiuta il sistema immunitario, viene utilizzato per la prevenzione e il trattamento del raffreddore, del mal di gola e dell’influenza. Studi scientifici ne hanno dimostrato l’efficacia come antidolorifico in caso di artrite e uno studio condotto preso l’Università di Sidney ha dimostrato che lo zenzero può aiutare a tenere sotto controllo i livelli di zuccheri nel sangue dei pazienti diabetici.

Le proprietà del peperoncino sono molte, si configura come un vero e proprio antiossidante. I suoi effetti benefici sono soprattutto depurativi, stimola il metabolismo e la digestione, favorisce il transito intestinale, in sinergia col potere antibatterico e antimicotico evita la fermentazione e la formazione di gas intestinali e di tossine.

Si è dimostrato utile nella cura di malattie da raffreddamento, migliora la circolazione sanguigna e protegge il sistema cardiovascolare: la presenza di acidi grassi insaturi consente di rafforzare i vasi sanguigni e di mantenere elastici i capillari, migliorando l’ossigenazione del sangue. Ha effetto antidolorifico e antinfiammatorio. Il peperoncino è ricco di vitamina C e di vitamina E.

L’utilizzo del peperoncino è controindicato per chi soffre di alcune patologie, come l’ulcera e la gastroenterite.

La noce moscata è una spezia di solito sottovalutata, le proprietà benefiche della noce moscata sono dovute ai preziosi oli essenziali in essa contenuti. La noce moscata aiuta la digestione e il flusso biliare, chi condisce regolarmente i propri cibi con la noce moscata accelera il processo di guarigione in caso di disturbi alle articolazioni.

Risulta utile in caso di pressione bassa e di reumatismi, inoltre viene utilizzata per le malattie che colpiscono i bronchi e per i problemi digestivi. Non deve essere assunta in quantità eccessive, essendo un vero e proprio alimento medicinale, impiegato in omeopatia.

Il cumino è una delle principali spezie della salute nell’Ayurveda, la medicina tradizionale indiana ha attribuito al cumino proprietà che oggi iniziano a trovare conferma all’interno della ricerca scientifica. Il suo olio essenziale è considerato benefico nel combattere le affezioni respiratorie, è adatto alla stagione invernale per il suo potere riscaldante.

È ricco di ferro e di un elevato contenuto di antiossidanti, può essere annoverato tra gli alimenti a cui ricorrere per la disintossicazione naturale dell’organismo. Al cumino vengono attribuire proprietà antiinfiammatorie, calmanti e sedative, è efficace nella riduzione del colesterolo e dei livelli degli zuccheri nel sangue.

Viene ritenuto efficace per il miglioramento della risposta immunitaria e nel contrastare l’osteoporosi. Gli estratti fitoterapici a base di cumino possono trovare impiego al fine di migliorare la digestione e per favorire l'eliminazione dei gas intestinali.

I chiodi di garofano sono ritenuti benefici dalla medicina naturale per alleviare i dolori legati all’artrite. Contengono una sostanza in grado di interrompere i processi di un complesso proteico che è stato correlato all’insorgere di disturbi infiammatori, quali l’artrite stessa.

Hanno uno spiccato potere anestetico locale tanto che erano usati per lenire i dolori ai denti e tutt’oggi l’essenza viene usata in medicina nei disinfettanti orali e nei farmaci odontalgici (per il trattamento del dolore da carie). I chiodi di garofano inseriti in un’arancia sono usati come alternativa naturale alla canfora e altre sostanze chimiche contro le tarme, per i capi del guardaroba.

Lo zafferano uno degli alimenti più ricchi di carotenoidi che riducono i danni cellulari provocati dai radicali liberi, contiene le vitamine A, B1 e B2. Gli arabi lo utilizzavano per il buonumore, e come antidepressivo naturale, in Persia per problemi respiratori e gastriti. Favorisce la digestione oltre ad avere un’azione anti fermentativa nell’intestino, è considerato un afrodisiaco naturale per l’uomo, oltre a portare benefici all’apparato riproduttivo maschile.

È efficace contro lo stress, la sua assunzione porta benefici a livello del sistema nervoso in caso di lieve depressione o di ansia, le sostanze attive dello zafferano sostengono i processi fisiologici che permettono di ricordare gli eventi. Una ricerca condotta dall’Università dell’Aquila ha evidenziato le proprietà antiossidanti utili a rallentare le malattie degenerative della retina.

Nella medicina ayurvedica lo zafferano è considerato un alimento con forti proprietà farmacologiche, ha un’azione tossica quando assunto in alte dosi, la confezione monodose commercializzata contiene solo 0,125 grammi circa, a seconda dei marchi, la quantità che non deve essere superata è di 1,5 grammi di prodotto (circa 12 bustine).

Il cardamomo, terza spezia più rara dopo zafferano e vaniglia è indispensabile nella cucina di diversi paesi. Ha un aroma forte e deciso, che si sposa bene sia con sapori dolci che salati. Fin dal tempo degli antichi Egizi era utilizzato per rinfrescare la bocca, curare il mal di gola e detergere i denti.

Appartiene alla stessa famiglia dello zenzero ed ha proprietà toniche, stimolanti ed espettoranti. È utile in caso di tosse e raffreddore, per tutte le infiammazioni delle vie aeree e per favorire il dimagrimento. I semi di cardamomo possono essere masticati, è utilizzato per attenuare gli effetti collaterali della caffeina contenuta nel caffè.

Per assaporare l’aroma del caffè al cardamomo, basta aggiungere i semi di una o due bacche nella moka, insieme al caffè macinato. La medicina ayurvedica ne sconsiglia l’assunzione in caso di calcoli biliari, gravidanza e nel periodo dell’allattamento.

La cannella trova applicazioni soprattutto nella preparazione di dolci, oltre a conferire un aroma in più a torte, biscotti, frutta e bevande, la cannella offre molteplici benefici per la nostra salute. Per le notevoli virtù tonificanti e stimolanti, le proprietà di disinfettante intestinale e polmonare, la cannella è un prezioso aiuto per aumentare le difese dell’organismo nelle malattie infettive.

Preparazioni a base di cannella favoriscono il processo digestivo, prevengono la fermentazione intestinale e sono utili in caso di diarrea. Questa spezia è un ottimo rimedio contro raffreddore, mal di gola, riduce i dolori causati dall’artrite, migliora la memoria.

I risultati di studi recenti, pubblicati sul Journal of American College of Nutrition, dimostrano come la cannella aiuti a regolare la percentuale di zuccheri nel sangue; uno studio condotto in Germania ha evidenziato come la cannella riesca a contrastare efficacemente Candida ed Escherichia Coli e uno studio effettuato all’Università di Tel Aviv sostiene che la cannella ha proprietà benefiche nella malattia di Alzheimer: sembra che una sostanza trovata nella corteccia della cannella, abbia la capacità di bloccare lo sviluppo di tale malattia.

Per uso esterno, l’olio essenziale di cannella è un disinfettante naturale e si può utilizzare anche come collutorio per alleviare gengiviti e infiammazioni del cavo orale.

Il curry è una miscela composta da spezie tostate e polverizzate, i componenti principali sono cumino e curcuma, nella sua versione classica sono presenti pepe nero, coriandolo, cannella, chiodi di garofano, zenzero, noce moscata, fieno greco e peperoncino. È originario dell’India, dove è conosciuto con il nome originario di masala.

Le proprietà nutrizionali e benefiche del curry derivano dall’insieme di spezie che lo compongono, è ricco di molte vitamine, come la A, quelle del gruppo B, la vitamina D, la E, la K e di sali minerali. I numerosi antiossidanti, di cui è ricco, contribuiscono a esercitare un’azione contro i radicali liberi, che causano l’invecchiamento cellulare.

Il curry si rivela utile per il miglioramento della fase digestiva e nella regolazione del metabolismo, si segnalano gli effetti benefici anche nella prevenzione dell’arteriosclerosi e nella riduzione di fastidi legati all’artrite e ai reumatismi. L’azione delle sostanze contenute nel curry è in grado di fornire un valido aiuto nella riduzione dei livelli di colesterolo e nella regolarizzazione dell’indice glicemico.

Vari studi hanno inoltre confermato nell’ultimo decennio le proprietà antitumorali del curry.

Il pepe nero è originario dell’India, grazie alle sue proprietà e al suo largo consumo in cucina, è definito “il re delle spezie” ed è noto fin dall’antichità. Esistono diverse varietà di pepe come ad esempio il pepe bianco, il pepe verde, il pepe grigio, il pepe rosa e il pepe lungo; tuttavia il pepe nero è di gran lunga il più utilizzato in cucina.

Una delle proprietà riconosciute del pepe nero è quella digestiva con conseguente stimolazione del metabolismo; questi benefici derivano dalla piperina che, oltre a favorire la produzione dei succhi gastrici, ha la proprietà di favorire l’assorbimento del selenio, delle vitamine di tipo B, del carotene e di altri nutrienti contenuti nel cibo.

Facilitando la digestione apporta benefici in caso di diarrea, stitichezza e coliche, previene la formazione di gas intestinali, aumenta la sudorazione e la minzione, rimuovendo così le tossine dal corpo. Il pepe nero apporta benefici anche in caso di sinusite e congestione nasale; questa spezia possiede, infatti, proprietà espettoranti.

L’assunzione di pepe nero è sconsigliata in caso di ipertensione, in tutti i casi di patologia dell’apparato digerente e a chi ha subito interventi chirurgici addominali; può inoltre interferire con l’attività di alcuni farmaci, è d’obbligo la consultazione del medico di fiducia.