Doll Therapy

La Terapia della bambola appartiene all’insieme delle terapie non farmacologiche basate sul paziente, utilizzata generalmente in ambito geriatrico.

La terapia che adotta l'uso delle bambole, chiamata anche "Doll Therapy" o “Empathy Doll” ha origine con il contributo della terapeuta Britt-Marie Egedius-Jakobsson in Svezia e consiste nel ricorso all'oggetto bambola, che riveste gradualmente un significato simbolico in grado di aiutare a migliorare il benessere delle persone con problematiche che compaiono generalmente in età avanzata, quali le demenze senili, come l'Alzheimer ed alcune patologie psichiatriche gravi caratterizzate da disturbi del comportamento.  
Tuttavia, la Terapia che adotta l’uso delle bambole viene riconosciuta anche in un ambito più ampio della Play Therapy,  come approccio di cura che consente di creare un contesto per rispondere ad alcuni bisogni universali privi di limiti di età, quali quello di sentirsi utili o capaci, di dare affetto e di prendersi cura di qualcuno, ma anche di esprimere emozioni primarie e spesso intrappolate in dinamiche malsane.
L’utilizzo della bambola, secondo un preciso protocollo d’intervento, riveste pertanto un ruolo importante  in ambito psicomotorio, sia a livello educativo, sia terapeutico e trasversale rispetto a differenti età.